Banca Prealpi SanBiagio chiude il 2022 con un ulteriore miglioramento della solidità patrimoniale e dei risultati economico-finanziari, frutto di una gestione accorta e prudente, con molti indicatori che la posizionano tra le migliori realtà del settore a livello nazionale.
I risultati consolidati registrati nei passati dodici mesi dall’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo (TV), parte del Gruppo Cassa Centrale, saranno oggetto della prossima Assemblea ordinaria dei soci che si terrà venerdì 28 aprile (prima convocazione) e domenica 21 maggio (seconda convocazione), chiamata a discutere e deliberare la destinazione dell’utile (
Il Presidente di Banca Prealpi SanBiagio, Carlo Antiga, ha commentato: “I risultati straordinari che abbiamo registrato l’anno scorso ci consentono di proseguire lungo un percorso di crescita e consolidamento, a beneficio del territorio. In particolare, permetteranno di elevare ulteriormente la solidità patrimoniale del nostro Istituto e la buona posizione di liquidità. Il tutto grazie ad un modello di business diversificato, che guarda in primo luogo al soddisfacimento dei bisogni di famiglie e imprese. Ciò è reso possibile dalla qualità dell’attivo che presenta un livello di esposizioni deteriorate molto contenuto, che fa il paio con l’elevato ammontare degli accantonamenti. L’insieme di questi elementi ci consente di mitigare efficacemente l’impatto delle tensioni geopolitiche in corso e fronteggiare le incertezze che rischiano di minare la ritrovata crescita economica”.
Passando all’analisi degli indicatori, nel quadro di un risultato senza precedenti, il prodotto bancario complessivo – dato dalla somma di raccolta complessiva e impieghi verso la clientela – supera gli 8 miliardi di euro (+3,1%). Gli attivi totali raggiungo i 4,97 miliardi di euro e si consolida ulteriormente il patrimonio netto dell’Istituto che si attesta a 428,9 milioni (+4,97%), rafforzando la solidità patrimoniale a tutela dei risparmi di Soci e Clienti. Con riferimento agli indici di patrimonializzazione, il Cet1 Ratio si conferma ben al di sopra dei requisiti richiesti (pari al 26,8%).
Molto positiva la dinamica dell’attività commerciale, con la raccolta complessiva che sale a 5,6 miliardi (+2,7%). In particolare, è cresciuta la raccolta indiretta che, nonostante la performance negativa registrata dai mercati finanziari, ha registrato un +10,3%, trainata dalle componenti del risparmio amministrato e assicurativo. La raccolta diretta si attesta a 3,6 miliardi di euro. Gli impieghi verso la clientela raggiungono i 2,5 miliardi (+4,2%), a sostegno delle esigenze di famiglie e Pmi.
“Banca Prealpi SanBiagio è legata inscindibilmente al territorio e alle Comunità in cui opera, perché qui investiamo quanto ricaviamo dalla nostra attività”, prosegue il Presidente Carlo Antiga. “L’investimento non si traduce solo nel fornire il credito necessario a sostenere l’iniziativa economica e all’attività di beneficienza, a cui destiniamo una quota importante di utile, ma anche, ad esempio, nelle politiche di assunzione del personale, tese a valorizzare i giovani del territorio, e nel rafforzamento della solidità dell’Istituto, che permette di sostenere lo sviluppo di progetti imprenditoriali e garantire al depositante la sicurezza dei suoi risparmi”.
Gli indicatori che esprimono la qualità del credito si confermano su livelli di eccellenza. In particolare, l’indicatore NPL Ratio, dato dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e gli impieghi lordi, scende ulteriormente al 3,56% (era al 4,14% nel precedente esercizio). Quanto agli accantonamenti sui crediti, l’incertezza della situazione macroeconomica, dovuta alla guerra in Ucraina e alle tensioni sui prezzi, hanno indotto la Banca a perseguire una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti, portando la copertura dei deteriorati al 100%, rispetto all’87,88% di fine 2021 e ad una media del 49,8% del sistema bancario a giugno 2022. Conseguentemente, l’indicatore NPL Ratio netto, dato dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e gli impieghi netti risulta pressoché nullo.
Relativamente agli indicatori di performance, infine, l’efficienza della Banca è testimoniata da un cost income (costi operativi/margine di intermediazione) al 52,19%.