Volksbank è la prima Banca regionale ad ottenere la certificazione sulla parità di genere (norma UNI/PdR 125:2022) ed il secondo istituto di credito in assoluto a livello nazionale. La certificazione, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha analizzato sei macroaree: cultura e strategia, governance, processi del personale (HR), opportunità di crescita in azienda neutrali per genere, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
“La certificazione di parità di genere è un importante passo, fortemente voluto dal Consiglio e dal management: è un processo bottom-up che coinvolge ogni singolo collaboratore ed in cui l’azienda opera da facilitatore. E’ per noi un punto di partenza, non di arrivo, ma conferma gli sforzi fatti verso l’inclusione e la diversità per offrire un ambiente di lavoro basato sulla collaborazione ed il confronto fertile. Essere la seconda Banca in Italia ad avere ottenuto questo riconoscimento rappresenta un traguardo importante”, afferma Alberto Naef, Direttore Generale di Volksbank.
Volksbank ha superato il processo di audit, eccellendo soprattutto nell’attenzione alla genitorialità, nel sostegno ai caregiver familiari e nell’equità remunerativa tra i generi. La Banca ha alle spalle un lungo percorso nel segno dell’inclusione culturale e linguistica: degli oltre 1.350 collaboratori, infatti, il 68% è di madrelingua italiana e il restante 32% è di madrelingua tedesca. E la presenza di genere in azienda è equilibrata (le collaboratrici rappresentano circa il 44% del personale). Volksbank ha intrapreso un percorso a lungo respiro sul tema dell’inclusione e della diversità, e punta a continuare a sviluppare un ambiente di lavoro pienamente inclusivo in termini di politiche, processi, pratiche organizzative e comportamenti.
“Come datore di lavoro, il nostro obiettivo è quello di riconoscere e valorizzare le diversità ed unicità delle collaboratrici e collaboratori. In linea con i valori del marchio, Volksbank promuove con lungimiranza una cultura inclusiva per una sempre maggiore parità di genere. Il valore aggiunto e distintivo di un’azienda sono le persone, le loro esigenze e il loro benessere, fisico e mentale: per questo l’equità di genere ha per noi una grande importanza, poiché vuol dire essere vicini agli oltre 1.350 collaboratrici e collaboratori della Banca”, commenta Ilse Steurer, Responsabile Human Resources di Volksbank.
Conciliazione famiglia-lavoro: oltre 100 congedi di paternità in 4 anni
La conciliazione della sfera lavorativa e familiare ha da sempre svolto un ruolo centrale in Volksbank. Negli ultimi 4 anni oltre 100 collaboratori hanno richiesto il congedo di paternità.
Sul fronte della gestione del lavoro, i collaboratori possono usufruire della flessibilità oraria in entrata e uscita, della possibilità di usufruire dello smartworking. Inoltre, negli ultimi 5 anni si è registrato un aumento del 16% dei contratti part-time, che oggi rappresentano il 21% di tutto il personale della Banca.
Infine, sono diversi i servizi a livello di welfare: dal 2015 è attivo l’asilo nido aziendale presso la sede centrale di Bolzano. Inoltre, nel 2023 verranno aumentati i contributi in credito welfare per i figli a carico e per l’assistenza di figli e familiari disabili.
Equità remunerativa per genere
In conformità alla normativa nazionale e alle più recenti Linee Guida EBA in materia di sane e prudenti politiche di remunerazione, Volksbank si propone l’obiettivo di assicurare, a parità di attività svolta, che il personale abbia un pari livello di remunerazione. Nello specifico, è stato avviato con il supporto della funzione Risorse Umane, un processo formale volto a perseguire il massimo livello di parità retributiva all’interno della struttura.
La certificazione UNI/PdR 125:2022: struttura ed obiettivi
La certificazione, che ha una validità di tre anni, attesta che l’azienda è conforme ai requisiti definiti per garantire un sistema realmente inclusivo che rispetti la diversità di genere sul posto di lavoro, sulla base di dati e obiettivi misurabili.
L’obiettivo della certificazione è quello di diminuire il cosiddetto “gender pay gap” (differenza retributiva di genere a parità di ruolo), favorire l’occupazione femminile, anche e soprattutto in posizioni manageriali e promuovere l’inclusione. È infatti riconosciuto che le aziende più inclusive sono capaci di generare un valore più elevato e contribuiscono alla crescita economica della società.