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“Welfare, Italia”, Veneto conferma il 9° posto nel Welfare Italia index

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Secondo “Welfare, Italia” nel 2022 il Veneto si conferma al 9° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare con un punteggio di 70,1. Analizzando i KPI che misurano lo stato di salute della popolazione e l’efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria, la regione del Nord-Est migliora la propria posizione salendo al 3° posto della classifica in entrambi i parametri.

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2022” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia. È inoltre basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input, ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output1, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

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Nonostante il Veneto abbia perso 3 posizioni nella classifica relativa agli indicatori di spesa, collocandosi al 17° posto, la regione conferma ottime performance in alcuni parametri. È, infatti, 4° per spesa previdenziale media sulla popolazione over 65.

Risulta, tra le ultime in classifica (19° posizione) relativamente all’indicatore dedicato alla spesa in reddito e pensione di cittadinanza con 3,7 euro mensili rispetto a una media nazionale di 12,7 euro ed è 18° per spesa pubblica per consumi finali per istruzione e formazione in % del PIL regionale (2,8% a fronte del 4% della media italiana).

Sul fronte degli indicatori strutturali, il Veneto si caratterizza per gli eccellenti risultati che riguardano la popolazione giovanile. La regione presenta, infatti, il 2° minor tasso di dispersione scolastica sul totale dei giovani tra i 18 e i 24 anni (13,4% a fronte di una media nazionale del 20,8%) e di quota di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) – 13,9% rispetto al 21,8% nazionale.

Inoltre, la percentuale di donne che hanno un’occupazione part-time involontaria è la più bassa in Italia: 50,6% a fronte di una media di 63,8%.
Infine, può vantare un basso tasso di disoccupazione che si attesta al 5,4% rispetto alla media nazionale del 9,6%, collocandosi al 3° posto.