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Banca delle Terre Venete: dal territorio 3 progetti “champions” per il BCC Innovation Festival

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Banca delle Terre Venete conferma il proprio impegno per l’innovazione attraverso la seconda edizione del BCC  Innovation Festival promosso dalla Capogruppo Iccrea. L’iniziativa, realizzata con l’ausilio del partner di consulenza  strategico Knowledge Institute, intende scegliere e supportare le migliori idee imprenditoriali nel campo dell’Innovation  Technology (IT), facilitando il loro percorso di crescita ed il conseguente posizionamento sul mercato. 

Dei 19 progetti provenienti da tutta Italia che avranno accesso al “Road to Festival”, la seconda fase del contest, 4  provengono dal Veneto e 3 di questi sono stati individuati da Banca delle Terre Venete

Il primo è frutto del lavoro di un team di Arzignano (Vicenza) e  Alba (Cuneo) e prende il nome di IpaziaSpace. Il progetto  imprenditoriale è volto alla realizzazione di un servizio per lanci nell’orbita bassa LEO (Low Earth Orbit) dedicati a carichi  non superiori ai 50 Kg, che permetterà alle società di abbattere i tempi di attesa necessari per la messa in orbita di Micro  e Nano Satelliti. Il lanciatore verrà realizzato grazie all’utilizzo di stampanti 3D Metalli. 

Il secondo progetto, Etrash, nasce dall’H-Farm College di Roncade (Treviso) e propone di realizzare un cestino dei rifiuti  smart che rende il processo di raccolta differenziata automatico e più efficiente. Grazie all’Intelligenza Artificiale, i suoi  sensori sono in grado di identificare i materiali di cui è composto un rifiuto per poi dividerlo automaticamente, distribuendolo  nel compartimento adibito, affinché venga correttamente riciclato. 

Da Venezia arriva invece la terza proposta, Arzanya, che ambisce ad offrire soluzioni innovative per rispondere  all’esigenza di individuare farmaci di nuova generazione sicuri e dai prezzi contenuti. La piattaforma permette, infatti, lo  sviluppo tempestivo e sostenibile di biofarmaci all’avanguardia, unendo le tecnologie di bioingegneria all’utilizzo di  Intelligenze Artificiali avanzate. 

Il focus dell’edizione 2023 del BCC Innovation Festival è l’Agenda ONU 2030 con i suoi 17 Obiettivi per lo Sviluppo  Sostenibile. Per quanto riguarda i 3 progetti individuati da Banca delle Terre Venete, “IpaziaSpace” verte sull’Obiettivo 9 (Imprese, Innovazione e Infrastrutture), “Etrash” sull’11 (Città e Comunità Sostenibili) e “Arzanya” sul 3 (Salute e Benessere). 

Il Comitato Tecnico Scientifico del BCC Innovation Festival, composto da 23 figure di spicco del mondo finance, legal,  universitario, della consulenza strategica e del Credito Cooperativo, ha raccolto le numerose iniziative individuate in tutto  il territorio nazionale grazie al contributo delle BCC del Gruppo Iccrea. Ha quindi selezionato 19 “Champions” provenienti  da 11 regioni – con 12 BCC coinvolte – che parteciperanno alla seconda fase dell’iniziativa che culminerà con il Festival  Day in programma a Roma il prossimo 12 giugno. 

In tale occasione saranno selezionate le proposte che potranno accedere, grazie al contributo dei partner e degli  sponsor, ad un percorso di incubazione o accelerazione (a seconda della maturità del progetto) di 3 mesi e del valore  pari a 30 mila euro per trasformare l’idea innovativa in una vera e propria impresa. 

“È motivo di grande soddisfazione, per il nostro Istituto di Credito, aver individuato ben 3 dei 4 progetti veneti che  accederanno al Road to Festival – ha commentato Gianfranco Sasso, Presidente di Banca delle Terre Venete -. Questo  conferma la nostra profonda conoscenza del territorio, la ricchezza del suo capitale umano, la capacità di intercettare 

potenzialità ed eccellenze. Del resto, favorire ed accompagnare la crescita del tessuto produttivo e creare valore  economico, sociale e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale fa parte della vocazione di Banca delle Terre  Venete”. 

“Tra i benefici che derivano dall’appartenenza alla nostra Capogruppo Iccrea, c’è la possibilità di accedere a iniziative di  ampio respiro come il BCC Innovation Festival – ha dichiarato Eugenio Adamo, Direttore Generale di Banca delle Terre  Venete . E se i progetti individuati dal nostro Istituto sono arrivati a questo punto della selezione, è anche per merito del Comitato dei Giovani Soci e di VeniSIA, l’ecosistema di innovazione sostenibile di Università Ca’ Foscari di Venezia, che  desidero ringraziare perché insieme hanno contribuito a diffondere questa opportunità nel nostro territorio”

Andrea Coppini, Responsabile Divisione Digital Innovation & Multichannel Gruppo BCC Iccrea, ha commentato:  “In un contesto di continua evoluzione, dove le nuove forme di innovazione lanciano crescenti opportunità per lo sviluppo  locale, il Gruppo BCC Iccrea continua a promuovere l’occasione di favorire nuove proposte e idee concrete che, domani,  potranno essere lanciate sul mercato e sostenere l’economia reale. Come Banche di Credito Cooperativo guardiamo alle  nostre comunità di riferimento rinnovando i paradigmi che ci contraddistinguono, e intercettando percorsi che uniscono il  progresso alla relazione quotidiana con il territorio”. 

Il progetto si è avvalso della collaborazione di diverse realtà strategiche, tra cui i main partner Auriga e HUDI Digital  Humanism e i partner BCC BancaImpresa, BIP, KPMG Advisory, e Bain & Company. L’iniziativa è inoltre realizzata in  collaborazione con la realtà internazionale Google Cloud, con VeniSIA e con il patrocinio dell’ABI e dell’Università di Roma  “La Sapienza”, dove si svolgerà il Festival Day. 

BANCA DELLE TERRE VENETE 

Banca delle Terre Venete, parte del Gruppo BCC Iccrea, è nata nel 2020 con la fusione per incorporazione tra Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola  e Credito Trevigiano. Ha sede amministrativa a Vicenza e legale a Vedelago, con una base sociale di circa 14 mila soci, di cui 1.800 di età inferiore  ai 36 anni. Ha masse amministrate superiori ai 6 miliardi di euro, impieghi pari a 1,8 miliardi di euro e una raccolta complessiva di 4,2 miliardi di euro.  Conta 58 sportelli distribuiti senza sovrapposizioni a livello regionale in 46 comuni nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, 150 mila  clienti e 450 dipendenti.