Banca delle Terre Venete

Banca delle Terre Venete: Etrash e Arzanya tra i quattro progetti vincitori del BCC Innovation Festival

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Quando il talento incontra l’opportunità, si aprono le porte del successo. Così è stato per le due idee imprenditoriali  innovative, individuate nel territorio da Banca delle Terre Venete, che hanno vinto la seconda edizione del BCC Innovation Festival promosso dalla Capogruppo Iccrea.  

Un grande motivo di soddisfazione per l’Istituto di Credito che con i progetti Etrash e Arzanya, nati rispettivamente a  Roncade (Treviso) e Venezia, ha conquistato la metà dei quattro premi assegnati. Lo ha stabilito la Giuria, in occasione  del Festival Day svoltosi a Roma nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università La Sapienza. 

Al termine di un percorso di 8 mesi, con il Festival Day si è conclusa un’ulteriore fase del BCC Innovation Festival che ha  coinvolto 18 squadre – proposte in sinergia con 12 BCC del Gruppo – e 80 innovatori che hanno presentato le migliori  idee imprenditoriali con focus sugli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. I progetti vincitori, tra i quali appunto Arzanya e  Etrash, saranno accompagnati in un percorso di incubazione o di accelerazione (a seconda del livello di maturità) di 3  mesi e del valore pari a 30 mila euro, per essere trasformati in una vera e propria impresa. 

Successivamente saranno presentati a investitori e partner potenziali, nonché a player internazionali capaci di  supportare aziende innovative nel loro processo di sviluppo. 

Arzanya nasce a Venezia e persegue l’Obiettivo 3 dell’Agenda ONU 2030 (Salute e Benessere). Ambisce a rendere il  processo di ricerca dei farmaci più efficiente e sostenibile attraverso una piattaforma di drug discovery che, con il  supporto dall’Intelligenza Artificiale, offre soluzioni biocompatibili ed economicamente vantaggiose per individuare  medicinali di nuova generazione in modo rapido e sicuro. 

Il progetto Etrash, nato in H-Farm (Roncade, provincia di Treviso), intende invece contribuire a raggiungere l’Obiettivo 11  dell’Agenda ONU 2030 (Città e Comunità Sostenibili). Si propone, in particolare, di incrementare la raccolta differenziata  attraverso un cestino smart che grazie all’Intelligenza Artificiale e ad algoritmi di machine learning (apprendimento  automatico) è in grado di identificare autonomamente la composizione del rifiuto allocandolo nello specifico  compartimento per riciclarlo in modo corretto. 

“È motivo di grande orgoglio per il nostro Istituto di Credito aver individuato nel territorio e accompagnato a Roma questi  progetti innovativi portati avanti da giovani il cui valore è stato riconosciuto e premiato in occasione del Festival Day. Un  risultato che premia l’impegno di Banca delle Terre Venete nel diffondere la cultura dell’innovazione su tutti fronti, al suo  interno e sul territorio, apprezzando e sostenendo le imprese che investono nei giovani e in prodotti e servizi innovativi,  coerenti con i fattori ESG dell’Agenda ONU 2030 che si collocano tra gli obiettivi principali nel nostro piano strategico. Una  vittoria che dimostra la solidità del legame instaurato da Banca delle Terre Venete con le comunità locali della nostra area  di riferimento, un vincolo che si rinsalda ogni giorno attraverso le numerose iniziative che ci vedono collaborare con  Istituzioni, scuole, associazioni del Terzo Settore. Con questo progetto, in particolare, si conferma la vocazione del nostro  Istituto, da sempre attento alla crescita del tessuto produttivo per creare valore sociale, economico e culturale” ha  dichiarato Gianfranco Sasso, Presidente di Banca delle Terre Venete.

“Banca delle Terre Venete opera in un’area molto dinamica, che vede una significativa presenza di imprese attive in settori  molto diversificati e con una spiccata propensione all’export – ha aggiunto Eugenio Adamo, Direttore Generale  dell’Istituto di Credito -. La competitività futura di questo tessuto economico e sociale si misura sempre più anche in  termini di innovazione. Un obiettivo al quale la nostra Banca contribuisce attraverso numerose iniziative, alcune delle quali in sinergia con la Capogruppo Iccrea come nel caso del BCC Innovation Festival”

Andrea Coppini, Responsabile Divisione Digital Innovation & Multichannel di Iccrea Banca, ha commentato: “Siamo  soddisfatti e orgogliosi di questa nuova edizione, dove raccogliamo i nuovi stimoli che ci arrivano anche quest’anno dal  territorio grazie alle strette sinergie con le BCC del Gruppo e al livello di profondità di ogni progetto proposto alla Giuria.  Come Gruppo vogliamo continuare a favorire lo sviluppo dell’economia reale, anche attraverso queste nuove iniziative  che provvederemo a valorizzare con percorsi previsti ad hoc e conservando la nostra profonda attenzione verso le  dinamiche locali di tutti i territori sul fronte dell’innovazione”. 

La seconda edizione del BCC Innovation Festival, realizzata con l’ausilio del partner di consulenza strategico Knowledge  Institute, si è avvalsa della collaborazione di alcuni soggetti specializzati, gli “Enablers”, che offriranno, tra le altre cose,  anche percorsi di incubazione e accelerazione: Harmonic Innovation Hub, SEI Ventures, Lazio Innova, Reti, Dentons,  Università La Sapienza (che ha dato anche il patrocinio all’evento). 

Il progetto si è avvalso anche di partnership con diverse realtà strategiche, tra cui i main partner Auriga e HUDI Digital  Humanism e i partner BCC Leasing, BIP, KPMG Advisory, Bain & Company, Blueshift Group, ABI Lab e AssoFintech.  L’iniziativa è inoltre realizzata in collaborazione con la realtà internazionale Google Cloud, con VeniSIA – l’ecosistema di  innovazione di Università Ca’ Foscari – e con lo Studio Trotter. 

BANCA DELLE TERRE VENETE 

Banca delle Terre Venete, parte del Gruppo BCC Iccrea, è nata nel 2020 con la fusione per incorporazione tra Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola  e Credito Trevigiano. Ha sede amministrativa a Vicenza e legale a Vedelago, con una base sociale di circa 14 mila soci, di cui 1.800 di età inferiore  ai 36 anni. Ha masse amministrate superiori ai 6 miliardi di euro, impieghi pari a 1,8 miliardi di euro e una raccolta complessiva di 4,2 miliardi di euro.  Conta 58 sportelli distribuiti senza sovrapposizioni a livello regionale in 46 comuni nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, 150 mila  clienti e 450 dipendenti.